Quello che cerchi é dentro di te (e lo trovi in meno di 60 secondi)

Allora, magari sei smarrito, confuso o confusa, pensi che la tua vita sia bella ma nonostante questo senti che non ti piace. Sai che c’è chi sta peggio, e quindi ti sforzi di pensare che vada tutto bene, che devi essere grato di ciò che hai ma tu cerchi qualcosa che non trovi, e nemmeno sai cosa sia. Insomma, sei incompleto o ti senti tale, e provi a cercare rifugio in tante teorie o filosofie. Studi, ad esempio, la legge di attrazione e guardi il dvd di “The Secret”. Fai esattamente quello che ti dicono e segui alla lettera il principio fondamentale espresso nel dvd: “comportati come se quello che desideri fosse già accaduto”, l’Universo così ti risponderà e ti darà ciò che vuoi”.

Così, se ad esempio sei una donna, fingi di aver ricevuto i fiori da quell’uomo che ti piace tanto, e ti comporti proprio come se li avessi ricevuti. Addirittura, poni un vaso al centro del tavolo nella sala da pranzo, lo riempi di acqua e odori i fiori che però non ci sono. Se sei un uomo invece, potresti immaginare di aver acquistato una Lamborghini, così un mattino mentre ti dirigi al lavoro convinto di avere un cambio automatico, arrivi in ufficio in terza. Devi però continuare a credere di avere una super car e l’Universo ti ripagherà il motore ormai fuso, della tua utilitaria. Se non funziona la legge di attrazione si può ricorrere alla terapia breve: dieci incontri con uno psicologo online e tutto è risolto. Ma proprio dieci e dopo starai meglio, e se si scorressero le pagine social di alcuni professionisti verrebbe da aspettarsi la dicitura: “soddisfatti o rimborsati”. Se non funziona nemmeno questo, perché dopo dieci incontri, forse hai risolto appena appena i problemi del tuo primo anno di vita, si può valutare la meditazione proposta da qualche applicazione apposita o, meglio ancora, in una classroom ovviamente online. In pratica visualizzi il tuo respiro, insieme ad altre persone collegate attraverso una piattaforma digitale, e di sottofondo senti il rumore di un ruscello o comunque di acqua che scorre. Se anche stai pensando a tutte le cose che devi fare durante il giorno, devi trovare una posizione comoda, chiudere gli occhi e concentrarti appunto sul respiro. Con dieci minuti al giorno, nel giro di una settimana starai meglio, te lo dice Instagram. Se sei così “grave” che nemmeno la meditazione online funziona, puoi andare in un parco e abbracciare gli alberi, i faggi vanno per la maggiore, e lo puoi fare con altre persone, che come te, hanno visto la pubblicità sul web. Si quella pubblicità che recitava “con soli 5 abbracci di faggio, starai meglio”. Ma niente, ancora non stai bene, non ti senti completo nonostante il faggio e così rimugini. Ti accorgi dunque di rimuginare e in preda al pentimento più severo, perché non va più di moda prendersi del tempo per elaborare o capire sé stessi, corri ai ripari e chiami subito quel numero che ti è apparso come pop up mentre guardavi le notizie Ansa sul tuo telefono cellulare. Chiami quel numero che corrisponde al contatto di un professionista in campo dentale che, detto da lui attraverso la sua pagina social, in soli 60 minuti ti ridarà il sorriso. Lo farà applicandoti delle faccette e questa volta decidi di anteporre un’azione concreta, buttandola sull’estetica, a una filosofia o una corrente di pensiero. Ti rechi da quel dentista, tutto contento perché in un’ora tu sorriderai, nonostante il tuo senso in incompletezza che ti opprime, tu sorriderai. E questa rinascita avverrà in un’ora. Anzi, in soli 60 minuti. Il dentista ti mostra il preventivo e tu pensi che non c’è un prezzo per la felicità, così anche se poi dovrai affrontare alcune rinunce ti fai fare questo sorriso salvavita. Però, nemmeno i denti bianchi splendenti e allineati, che sembra una dentatura fatta con il Pongo, ti danno quella serenità che ti manca. Sconsolato ti chiedi “perché so male, ho tutto ciò che mi serve e c’è chi sta peggio, perché io sto male?” Allora mentre sei sulla strada del ritorno ti fermi un bar, entri e ordini un bicchiere d’acqua (non puoi bere altro sennò ti si macchiano i denti) e mentre sei li noti un signore seduto al bancone. E’ un signore di una certa età, avrà circa vent’anni più di te e iniziate a parlare. Lui, come se fosse il Saloon di un film Western, dice al barista: “dammene un altro”. Non si sa cosa sia un “altro” ma il barista fa scivolare sul bancone un bicchiere con dentro probabilmente del Gin e il signore lo afferra al volo con la mano. Questo uomo ti chiede “cosa non va ragazzo?” tu rispondi che non lo sai, hai tutto ma non sei felice. Gli racconti che si, la tua infanzia è stata segnata dal rapporto turbolento dei tuoi genitori, avevi pochi amici a causa dei continui traslochi che facevi con la tua famiglia, che la tua prima fidanzata ti ha tradito con il tuo migliore amico, che non sei riuscito a finire gli studi perché non credevi in te stesso e che ora il tuo lavoro non ti appaga perché troppo tecnico mentre tu ti senti creativo, ma insomma c’è di peggio. Il signore, che sembra Clint Eastwood in mezzogiorno di fuoco, ti risponde: “si c’è di peggio, ma anche la tua mi sembra una vita un po’ di merda”. Aggiunge poi: “e se anche non lo fosse stata così brutta, tu la vedi così. E’ dentro di te che lo devi capire, per poi agire. “e se ne va.

Tu ci rifletti, ripensi a tutti i passaggi della legge dii attrazione, al faggio, alle faccette e poi ti dici: “in effetti non è stato semplice” e, zitto zitto, te ne vai a casa. Siccome sai che è vietato rimuginare, chiami i tuoi amici a cena per distarti ma intanto ci pensi alle parole di quello sconosciuto. Era dentro di te quello che cercavi, ora lo capisci, era guardare in faccia ai tuoi sentimenti quello che ti mancava, il legittimarti a “confessare” che non è stato facile, che non sei felice”. Te lo sei detto, ora sei completo, hai capito di cosa si tratta.  Decidi dopo questa scoperta interiore di andare avanti, più consapevole ed entusiasta di prima. Quel signore altro non ha fatto che dirti in faccia cosa pensava, senza slogan e senza nulla in cambio ti ha fatto trovare quello che cercavi dentro di te. E in meno di 60 secondi.

 

Tratto da “Umanistili e Una Ballerina Sulla Luna” di Elisa Rovesta
NFC Edizioni

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