“L’amica (ma potrebbe essere anche l’amico) che dice quello che pensa” ne fa pure un vanto di questa sua pluri-dichiarata-caratteristica. Inoltre, quando con orgoglio lo palesa agli interlocutori, che sono tutto fuorché assetati della sua -non richiesta- schiettezza, aggiunge anche che lo fa “perché lei è sincera”. Sottolinea per di più queste ultime parole con un sorrisino, il che non lascia mai presagire nulla di buono. Ogni volta che inizia a parlare si posiziona decisa di fronte a te, tenendo tutto il corpo rigido, i piedi li porta paralleli e incrocia le braccia come farebbe Annie Wilkis in “Misery non deve morire”. Spesso “l’amica che te lo dice in faccia” ha i capelli neri e dritti, così dritti che sembrano delle linee rette rappresentate su qualche libro di geometria. Si, la persona in questione non ha dei normali capelli, ha un blocco di linee rette a sinistra e un blocco a destra, separati da una riga in mezzo che spicca per il bianco della cute. Indossa quasi sempre una longuette nera e stretta, e una maglia attillata con il collo alto. Le sue scarpe sono nere e spesso richiamano il modello ballerine ma con un po’ di tacco rotondo. “Lei è sincera” ti ripete e, anche in assenza di una tua precisa richiesta, ti dirà esattamente quello che pensa. Così, mentre i tuoi occhi non possono fare a meno di essere attratti da quella riga in mezzo bianca sulla sua testa, lei decide arbitrariamente su quali dei cazzi tuoi debba dire la sua (ma con sincerità). Questo tipo di persona puoi incontrarla in ufficio, in un locale, o dove capita. A vedere come si pone si potrebbe pensare addirittura sia un replicante come quelli di “Blade Runner” e tu, che in questo caso saresti un umano, pensi che sentire le musiche di Vangelis sarebbe l’unica cosa buona che ti potrebbe capitare. Dunque, “l’amica schietta” inizia a parlare e ha stabilito da sola che l’argomento di oggi è senza alcun dubbio la tua vita sentimentale. Lo ha stabilito sulla base di due uniche informazioni che oltretutto, le sono state riportate e che sono: sei separata e prima della separazione hai avuto un’altra storia d’amore difficile. Parte allora in quarta dicendo: “penso che tu abbia un pessimo gusto in fatto di uomini. Penso anche che tu abbia un pessimo carattere. E, perdonami ma devo proprio dirtelo, è normale che ti abbia tradita perché sei una persona molto particolare e per questo difficile da sopportare. Ti suggerisco comunque di fare una vacanza così magari torni più allegra. Sai, io dico sempre quello che penso.” Tu, che magari stai affrontando un percorso psicologico da più di dieci anni per superare il fatto di aver scoperto che tuo marito era già sposato, resti li zitta, con gli occhi lucidi e le labbra tremanti. “L’amica che ti dice sempre quello che pensa in faccia”, nonostante ti veda provata dalle sue affermazioni, non arretra di un centimetro, e come se per lei fosse una missione, continua a dirti quello che pensa perché lei è sincera. Così insiste dicendoti: “vedi come sei, ci resti subito male per niente. Come fa un uomo a stare con te. Scusami eh, ma io devo dirtelo.” Sottovoce le rispondi: “okay, ma la mia storia non la conosci. E in ogni caso, anche se dici quello che pensi, cosa ne pensi di avere anche un po’ di tatto? L’amica a questo punto, ignorando l’utilità del complemento oggetto nelle frasi risponde: “no, io il tatto non lo penso, ci mancherebbe.” Così tu capisci che hai di fronte una persona che “con tutta sincerità” non conosce né te né l’analisi logica e, come se di nuovo ti muovessi sulle note delle musiche di Vangelis te ne vai portando al sicuro dai Nexus la tua storia.