Ho aperto l’armadio

In un pomeriggio qualunque ho aperto l’armadio, e ho guardato che cosa potessi indossare. Non dovevo andare da nessuna parte in particolare, dovevo solo uscire per sbrigare qualche commissione.

Mentre decido cosa indossare prendo in mano quella maglia dolcevita verde, “ma no, non mi piace” penso. Così la ripongo, anche perché è piuttosto stretta e qualche chiletto l’ho preso, perché dichiararlo al mondo?

Allora cerco meglio, sposto i pantaloni neri appesi, riguardo la maglia verde dolcevita, la ripongo di nuovo e poi, poi vedo quel vestito.

Quel vestito che ho comprato da tempo e che non ho mai messo. Quello che sta di fianco all’altro vestito che ho acquistato sapendo che è di una taglia più piccola della mia,” perché prima o poi ci entrerò”, mi ero detta. E ne sono ancora convinta…

Ma l’altro, quello che invece è della mia taglia, e che mi piace tantissimo, ha un qualcosa in più. E io non l’ho mai indossato.

È nero, è lungo fino alle caviglie. È di seta, si appoggia bene sul corpo, scivola via sui fianchi e quando cammino si muove assecondando l’aria.

Abbinato ad un paio di sandali dorati, magari di quelli con un cinturino sottile e i tacchi alti, rappresenterebbe, secondo me, la perfetta sintesi di eleganza e rappresenterebbe perché no, anche una specie di bel sogno.

Però io come ho già detto, ancora non l’ho messo. L’ho comprato pensando:” questo capo lo indosserò per un’occasione particolare”. Una di quelle occasioni importanti, ad esempio una festa elegante, oppure una cena a lume di candela, o chissà magari per uscire a cena con una mia cara amica. L’ho preso infatti immaginando un momento di felicità, di spensieratezza, e perché no, avevo anche l’intenzione di sentirmi più bella del solito. O solo di avere uno stile più ricercato del solito. 

E non è che non mi siano capitate queste occasioni. Sono andata a cene romantiche, sono uscita con la mia cara amica, ho partecipato a feste bellissime e sono stata felice.

Ma per indossarlo aspetto il momento giusto, lo aspetto ancora. Perché voglio pensare che arriveranno altri momenti belli, che l’occasione sarà magica, che io sarò felice e che camminerò leggera dentro a quella seta che si muove con l’aria.

Mi piace vedere con la mente queste cose, mi piace guardarlo e sognare. E quindi no, quel vestito ancora non l’ho indossato (ancora).

Forse rimarrà sempre vicino a quello che poverino è di una taglia più piccola, e non è neppure tanto bello. Basta guardare quel color canarino…

Insomma, un giorno qualunque ho aperto l’armadio, solo per guardarci dentro, e ho trovato quel vestito di seta nero, scollato sulla schiena, preso tempo fa, in attesa dell’occasione giusta, dell’occasione magica. O forse, ho trovato qualcosa che assomiglia a un sogno.

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