L’avvincente libro dell’autrice Elisa Rovesta
Se il primo libro di Elisa Rovesta “Fatti di umani. Racconti in cui non succede niente” è stata una folgorazione, una lettura leggera, avvincente e ricca di descrizioni di stereotipi con i quali ognuno di noi, nel corso della vita, si è relazionato, il secondo libro è diventato la conferma di una cifra stilistica precisa. Con il suo stile sottile e arguto, l’autrice è riuscita ancora una volta a ricreare situazioni e atmosfere precise, che tutti noi abbiamo vissuto almeno una volta nella vita. E lo ha fatto permettendo ai suoi lettori di intraprendere un viaggio interiore in una “serenità ritrovabile”, come fosse un luogo di cui tutti hanno bisogno. In “Umanistili e Una ballerina sulla luna”, Elisa Rovesta offre la cave per riflettere sul proprio mondo interiore, il più autentico, quello che spesso nascondiamo anche a noi stessi. La ballerina sulla luna è una metafora che, però, vive ed esiste come fosse reale. Per arrivare a lei è necessario fare un viaggio nella fantasia, nel pensiero puro, nelle paure che crediamo di avere e scopriamo di non avere. Chiude il libro un romanzo breve (o racconto lungo) nel quale si trattano temi dedicati all’autostima, ai sogni infranti, ai desideri, alle delusioni e alle rivincite. Anche qui il registro ironico ha la meglio, con due personaggi femminili che, all’apparenza, potrebbero essere usciti da “Il diario di una schiappa” o da quelli di Bridget Jones.